Super ammendante per l'agricoltura
La Paulownia, la cui crescita è del 30% maggiore rispetto a quella del pioppo e del salice, è particolarmente adatta per la produzione di biomassa. I sottoprodotti, ricavati dagli scarti di lavorazione, possono essere impiegati per produrre BIOCHAR (carbone vegetale), ottimo ammendante, per terreni che sono stati quasi completamente privati di carbonio a causa delle colture intensive e del disboscamento.
Per produrre Biochar si utilizza il residuo della lavorazione della materia prima e lo si trasforma mediante un processo pirolitico. Questo sottoprodotto è altamente richiesto per creare, grazie alla miscelazione con altre materie, super ammendanti in agricoltura. Grazie alla sua porosità aumenta la ritenzione dell’acqua e delle sostanze nutritive che rimangono fruibili più a lungo alle piante; apporta migliorie alla struttura del terreno impedendo ai fertilizzanti di cadere subito in falda, per dilavamento, non appena somministrati.
Numerosi studi hanno certificato un impatto positivo dell’utilizzo del biochar sulle rese agricole, diminuendo sensibilmente il fabbisogno di acqua e prodotti per la concimazione dei terreni.
Il suolo è letteralmente vivo. Naturalmente, essendo composto da forme di vita basate sul carbonio, il terreno richiede un continuo approvvigionamento di materia organica per sopravvivere. Questa materia organica (circa il 58% della quale è carbonio) è costituita da organismi vivi, dai loro essudati che sono spesso zuccheri semplici e dai loro residui, spesso carboidrati come la cellulosa.
IL SUOLO PUÒ LIMITARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO, L'AGRICOLTURA RIGENERATIVA E LA “CATTURA DI CARBONIO” POSSONO SALVARE IL NOSTRO PIANETA.
Rimettere il carbonio nel terreno non diminuisce solo gli effetti del cambiamento climatico ma migliora la salute umana e la produttività, aumenta la sicurezza alimentare e la qualità di aria e acqua.